
Vuoi iniziare a giocare a tennis? Scegli la tua racchetta da principianti!
Racchetta da tennis: un po‘ di chiarezza
Prima di scegliere la propria racchetta da tennis è bene conoscere a fondo i suoi componenti e i criteri di selezione. Troppo spesso si attribuisce a questi particolari attrezzi sportivi una semplicità del tutto infondata: ogni racchetta da tennis è progettata e assemblata secondo modalità specifiche, che variano sulla base della destinazione d’uso (stile di gioco), dell’età del giocatore e del bilanciamento desiderato.
La composizione della racchetta si può riassumere in tre punti chiave: l’impugnatura, il telaio e l’incordatura. L’impugnatura è la sezione con cui la mano del giocatore va a contatto, e consiste in una fascia di materiale sintetico (detta „grip“) che avvolge nella parte bassa il telaio. Quest’ultimo può essere prodotto con molti materiali differenti, per esempio alluminio, fibra di vetro, kevlar e carbonio. Il carbonio è uno fra i più diffusi nell’ambito professionistico. L’incordatura è la parte con cui impatta la palla, la sua tensione è variabile e può consistere in una matassa di budello o materiali sintetici.
Le racchette hanno inoltre una vasta gamma di misure, oltre a differenziarsi per la forma del piatto, la cui scelta è molto soggettiva. Io per esempio prediligo un piatto di piccole dimensioni e un’incordatura non troppo tesa, perché il mio stile si basa sul controllo esulla precisione.
Prima dell’acquisto: cosa considerare?
Come per qualsiasi sport, l’acquisto deve essere completato solo dopo aver definito l’età del giocatore. Questo perché una racchetta „da adulti“, nonostante l’apparenza possa farle sembrare uguali, è molto più grande rispetto ai modelli appositamente studiati per le piccole mani del bambini.
Poi si può valutare la forma e la dimensione del piatto: per i principianti è indicato un piatto maggiorato, poiché grazie a questo espediente sarà maggiore lo spazio con cui la palla potrà essere colpita correttamente. Naturalmente questo non deve essere un incentivo all’approssimazione; ci si dovrebbe comunque impegnare per maturare l’opportuna precisione nell’esecuzione dei colpi.
La maneggevolezza è influenzata soprattutto dal peso, e questa è una terza caratteristica su cui concentrare l’attenzione. Secondo un diffuso luogo comune il peso dipende dai materiali con cui la racchetta è realizzata: questo non è del tutto sbagliato, ma non bisogna dimenticare che ogni giocatore ha le proprie esigenze, e una racchetta può essere resa „pesante“ in produzione anche se assemblata con materiali ricercati, come la fibra di carbonio.
Infine consiglio di evitare l’errore comune dell’eccessivo risparmio. Per iniziare si tende a spendere poco e questo va bene, ma è meglio cercare comunque di affidarsi a brand conosciuti, i cui cataloghi contengono soluzioni per tutte le tasche.
Un’ultima raccomandazione: per iniziare suggerisco la scelta di modelli standard, orientati verso prestazioni intermedie (quindi impostate verso un gioco di tipo all-round, né troppo aggressivo né troppo difensivo). L’identità del proprio stile verrà definita solo dopo aver sviluppato la coordinazione e i rudimenti, attività per cui è meglio giocare con racchette neutre.
Il test: cinque modelli a confronto
Head Radical 27
Head è una firma ben conosciuta nel mondo del tennis. La Radical 27 è una racchetta semplice, dal peso di 270 grammi e con incordatura in budello. Il piatto allargato per un maggior controllo è senza dubbio un pro, mentre un contro si rispecchia nella scarsa qualità delle plastiche.
Wilson Federer W/O CVR3
Una racchetta molto simile alla precedente, proposta dal celebre produttore Wilson. In questo caso ho individuato come pro l’ottima qualità generale, mentre l’unica nota negativa è la grande reattività, troppo alta per gli allenamenti di un principiante.
Ultrasport IZX1000
Un’ottima soluzione prodotta con l’uso di alluminio e carbonio. Quest’ultima caratteristica si trova alla base del grande punto a favore di questa racchetta: l’assenza delle classiche „saldature“ dell’alluminio risulta in una buona rigidità strutturale. Di contro il peso è elevato, circa 315 grammi.
Dunlop Nitro 25″ G6
Telaio in alluminio e corde in materiale sintetico per questa Dunlop orientata verso il risparmio. In questa fascia di prezzo è raro trovare modelli di marca, e questo è un ottimo pro. Purtroppo non ho potuto ignorare l’unico contro, ovvero l’instabilità data da una saldatura al di sotto degli standard qualitativi del marchio.
Babolat E-Sense Lite
Babolat è uno dei miei marchi preferiti, e questo modello non fa eccezione. Disponibile in diversi allestimenti, si tratta di una racchetta perfettamente equilibrata. Il bilanciamento e il peso costituiscono i pro, ma di contro si tratta di un modello probabilmente sovrapprezzato.
Conclusioni
La giornata di test si è conclusa con un vincitore, e questo è il modello E-Sense Lite della Babolat. L’ho trovata una racchetta potenzialmente utilizzabile anche per contesti più avanzati rispetto allo studio da principianti, ovviamente con i limiti imposti dalla produzione di fascia bassa.
Ma il prezzo non è fra i più convenienti, quindi se la scelta deve essere orientata verso il rapporto fra qualità e prezzo consiglio invece la Head Radical 27. Come riportato precedentemente la sua qualità non è eccelsa, ma per un utilizzo di base è assolutamente sufficiente, in particolare se rapportata al costo.